Piccola guida per favorire l’indicizzazione del sito

Quando si pubblica un sito o un blog, la prima cosa da fare è indicizzarlo, ossia renderlo visibile agli utenti. La procedura per una corretta indicizzazione non è complessa e non è necessario essere specialisti del web. Naturalmente, avere competenze nel settore aiuta, in quando si potranno definire le tecniche migliori per assicurare una buona visibilità a un determinato sito internet. In questo post si evidenzieranno i passaggi principali per procedere con l’indicizzazione di un sito.
Dalla pubblicazione all’indicizzazione
Nel momento in cui un sito viene pubblicato viene scansionato da una serie di software che sono in grado di riconoscere i contenuti del sito e valutarne la qualità, ossia se si tratti di reali siti web o di siti spam. I diversi motori di ricerca dispongono di vari software, detti spider che analizzano e catalogano i siti in base ai loro contenuti. Una volta terminata la scansione, gli spider definiscono quali siti sono affidabili e quali no: i siti affidabili vengono pertanto indicizzati e, in tal modo, possono essere riportati tra i risultati di ricerca.
Come indicizzare un sito: una piccola guida per non commettere errori
Una volta che si è compreso come avviene l’indicizzazione, diventa chiaro che per favorirne il procedimento è necessario essere “promossi” dagli spider. Per questo bisogna realizzare siti ben strutturati, con pagine ricche di contenuti che forniscano informazioni agli utenti. Se vi state chiedendo come indicizzare un sito (https://www.clemsnide.com/come-migliorare-il-posizionamento-organico-sui-motori-di-ricerca/) allora la risposta che dovete sempre ricordare è che basterà realizzare siti scritti in maniera corretta, senza ripetizioni eccessive di parole chiave per cercare di essere trovati più facilmente.
1. Le parole chiave
Le parole chiave possono essere un’arma a doppio taglio: se da un lato, infatti, sono necessarie ai motori di ricerca per riconoscere le diverse pagine da riportare tra le SERP, dall’altro sono uno dei principali motivi per cui gli spider non promuovono un determinato sito. Molti fanno l’errore di creare contenuti di scarsa qualità ma con ripetizioni eccessive di keywords sono per cercare di ottenere una maggiore visibilità. Questa pratica, definita keyword stuffing, viene penalizzata dai principali motori di ricerca che riconoscono questi siti e li relegano tra gli ultimi risultati delle SERP.
2. Le long tail keyword
Per non incorrere in penalità da parte dei motori di ricerca, i contenuti dei siti devono essere ricchi di sinonimi, evitare le ripetizioni di parole e, soprattutto, fare uso non solo di parole chiave principali ma anche di long tail keyword e parole chiave secondarie. In questo modo gli algoritmi saranno in grado di verificare l’organicità di un sito e ne favoriranno l’indicizzazione.
3. I tools dei motori di ricerca
Un altro aspetto da prendere in considerazione per migliorare l’indicizzazione e, successivamente, anche il posizionamento tra le SERP è quello di utilizzare i numerosi tools che vengono proposti dai principali motori di ricerca e che permettono di comprendere come impostare al meglio i propri contenuti, utilizzando le keyword più adatte e scegliendo le secondarie in modo da assicurare una più bassa concorrenza nelle ricerche.
Per concludere
I primi passi necessari per assicurare l’indicizzazione del proprio sito web non sono complessi e possono essere realizzati anche se non si è specialisti del settore. Tuttavia, se da un lato può risultare relativamente semplice indicizzare il proprio sito, gli step successivi, ossia tutte le operazioni che vanno fatte per favorire un miglior posizionamento tra i risultati delle ricerche può essere più complesso: in questo caso può diventare utile rivolgersi a specialisti del settore che sapranno come migliorarne la visibilità, intervenendo sia sull’indicizzazione che sul posizionamento tra le SERP.