Connessione non affidabile: risolvere il problema in pochi passaggi

La segnalazione relativa alla connessione non affidabile va a braccetto con lo stato dei protocolli SSL (acronimo di Secure Sockets Layer). Ma, sigle a parte, non c’è bisogno di machiavelliche ricerche per scoprire il problema: basta osservare la barra del browser. La presenza di un’icona ben diversa rispetto al lucchetto, indice di affidabilità, deve destare un campanello di allarme.
A determinare la comparsa dell’avviso “sito non sicuro” non è solo una mancata installazione del certificato, ma anche alcune anomalie che andremo a vedere più in dettaglio. Nel caso in cui tu possieda un sito web e debba fare i conti con questo inconveniente, devi considerare un’eventualità spiacevole: puoi perdere traffico.
Non sempre gli utenti hanno una percezione reale del pericolo e le loro riserve potrebbero comprometterti in termini di visibilità e di immagine. Ma ti diamo anche una buona notizia: puoi uscire vincitore da questa battaglia, a patto di andare a fondo sulle cause. Continua a leggere per saperne di più.
Cosa si nasconde dietro una connessione non affidabile?
Spesso il problema è legato alla crittografia, anche se in un determinato spazio puoi entrare con username, password e identificazione a più fattori. Sfugge ancora a molti, infatti, che le informazioni degli internauti sono sempre tracciabili, pur navigando attraverso delle pagine anonime.
Ciò che puoi fare per i visitatori del tuo sito web, quindi, è assicurare una corretta e integrale trasmissione dei dati. Allo stesso tempo, devi evitare compromissioni indesiderate sia nel loro passaggio che nella conservazione, soprattutto quando fai uso delle transazioni virtuali (bonifici, accrediti con carte o mediante piattaforme digitalizzate) per gestire eventuali pagamenti.
Usare un protocollo https:// ti permetterà di raggiungere questo obiettivo e di aumentare il grado di sicurezza durante l’esplorazione dei contenuti. Se non l’hai ancora fatto, provvedi sin da oggi all’evoluzione del tuo attuale sistema e ad assicurare la massima riservatezza nel passaggio di informazioni tra server e browser.
Si corrono rischi nella scelta del protocollo SSL? Qual è il migliore?
Tutte le certificazioni rilasciate da un’autorità regolarmente registrata sono pienamente affidabili. Spesso la fornitura è gratuita e prevede servizi addizionali a pagamento, per incrementare le vendite e l’affidabilità all’interno dei motori di ricerca.
Al di là di questa premessa, non esistono protocolli più validi di altri in termini assoluti. È meglio parlare di prodotti che soddisfano determinate esigenze e si adattano ad alcune situazioni rispetto ad altre.
Se hai a che fare con un sito a dominio unico e non devi gestirne altri di livello inferiore, prendi in considerazione la scelta più semplice, quella del controllo sul singolo nome (SD).
Quando, invece, debba occuparti di una gestione orizzontale di più spazi (magari con domini simili), un unico protocollo SAN per proteggere l’intera suite è la scelta più pratica e sensata.
L’opzione Wildcard è perfetta per un monitoraggio verticale (sotto-spazi in un unico dominio), mentre le società riconosciute come persone giuridiche senza finalità lucrative faranno leva sul certificato di organizzazione.
Per una gestione a tutto tondo la soluzione migliore è propendere per i protocolli di tipo esteso. Sono il massimo se desideri un altissimo livello di credibilità e sbaragliare la concorrenza.
Indipendentemente dalla tipologia, comunque, non è difficile ottenerlo in pochi passaggi: basta cercare i principali provider abilitati all’hosting per un reindirizzamento al protocollo più sicuro. E non dimenticare di rinnovarlo, una volta giunto alla scadenza dei termini!