Tipi di caldaie più diffuse in commercio

All’interno della propria abitazione, fare a meno di una caldaia appare molto difficile. Si tratta di un elettrodomestico capace di immergere qualsiasi ambiente in una situazione climatica ideale. Vediamo quali sono i tipi di caldaie più diffusi in commercio, con la prospettiva di scegliere quello più adatto ad ogni contesto. Prima di iniziare, bisogna ricordare quanto sia importante affidarsi ad un servizio di assistenza caldaia a Roma come questo in grado di soddisfare ogni esigenza specifica.
Caldaia a condensazione
Si tratta di un modello di ultima generazione, in grado di ridurre sia l’impatto ambientale sia i consumi relativi all’uso del riscaldamento. Tale prodotto funziona tramite l’azione del vapore acqueo, in grado di generare fumi che riscaldano ambienti anche dalle dimensioni generose. Disponibile a GPL e a metano, garantisce un risparmio notevole e produce una quantità contenuta di acqua calda, con una produzione che cala in maniera sensibile di pari passo con l’abbassamento della temperatura. Grazie alla sua natura ecologica, chi acquista questo apparecchio può usufruire di detrazioni fiscali relative alla legge ECO Design.
Caldaia a camera aperta
Anche questo tipo di caldaia può essere considerato molto innovativo, una perfetta evoluzione dei vecchi modelli a tenuta stagna. L’ossigeno viene preso dall’ambiente e convogliato tramite un sistema a combustione. Tale apparecchio va installato all’esterno, in modo da poter usufruire di un comodo ricambio d’aria e d’ossigeno per funzionare senza alcun patema. Forse non è il sistema più diffuso in commercio, ma può essere adoperato come valida alternativa alla caldaia a condensazione.
Caldaia a pellet
Ecco un’altra soluzione che ha preso piede in misura sensibile nel corso degli ultimi anni. Un apparecchio del genere non viene alimentato tramite alcun combustibile fossile ed è in grado di sostituire a dovere i modelli a GPL o metano. Tra i punti di forza del prodotto, vanno segnalati un ottimo potere calorifico, l’economicità del pellet come combustibile, un contenuto impatto ambientale, un’elevata efficienza energetica e un’installazione estremamente semplice e rapida. Non serve modificare l’impianto di riscaldamento per usufruire di una caldaia del genere, che va installata all’esterno.
Caldaia ad accumulo
Proseguiamo con un’altra tipologia di caldaia che funziona con l’ausilio di un serbatoio di acqua calda. Tale apparecchio funziona al meglio in qualsiasi momento, senza la necessità di attivare alcuna apertura di rubinetto. Lo spreco d’acqua viene ridotto al minimo, con la chance di usufruire di un dispositivo efficiente in più punti del proprio edificio. La caldaia riempie il serbatoio d’acqua in maniera automatica, non appena la sua riserva sta per esaurirsi. Questo prodotto è abbastanza ingombrante, ma punta sulla sua capacità di agire al meglio per famiglie numerose e stabili di grandi dimensioni grazie alla sua immensa quantità d’acqua utilizzabile.
Caldaia ad incasso
La caldaia ad incasso appare come una soluzione indicata nel caso in cui l’abitazione possieda pochi spazi disponibili. Deve essere inserita direttamente nel muro, preferibilmente all’interno di un armadio per evitare problemi dovuti alle condizioni meteo. Contiene un scarico laterale dei fumi, che ne facilita una corretta installazione in ogni angolo di una struttura. È sufficiente attivare un comando interno per gestire la caldaia da remoto e fare in modo che funzioni sempre al massimo. Inoltre, un simile prodotto è molto interessante dal punto di vista estetico.
Caldaia multicombustibile
Concludiamo questo breve raffronto tra le caldaie più diffuse in commercio con questo apparecchio. Un dispositivo multicombustibile può funzionare con pellet o nocciolino, con quest’ultimo che proviene dagli scarti di buccia, nocciolo e polpa delle olive. Uno dei suoi vantaggi più apprezzati riguarda la chance di abbattere i consumi in bolletta, magari con l’aiuto di un kit di acqua calda sanitaria. Inoltre, il suo alto livello di coibentazione consente di condurre l’acqua nell’impianto senza difficoltà. L’autonomia viene garantita da un serbatoio di 20 chilogrammi, che può essere assistito da un altro supplementare da 30.