Laurea in chimica: tutti gli sbocchi lavorativi disponibili e le relative opportunità di carriera in quest’ambito

Nonostante una laurea in chimica offra una tasso occupazionale più alto rispetto a molti altri settori che si attesta a un ottimo 95% per i giovani laureati, permettendo così loro di trovare un lavoro a tempo indeterminato in tempistiche relativamente brevi, gli iscritti a questo corso di laurea restano piuttosto ridotti anche a fronte di stipendi futuri tutt’altro che bassi.
Vediamo quali sono gli indirizzi disponibili relativi al percorso di formazione in chimica, qual è la loro durata e in che modo è possibile accedervi.
Laurea in chimica: gli indirizzi tra i quali scegliere
Il semplice corso di Laurea in Chimica prevede una durata pari a soli tre anni e prevede un test di accesso alla facoltà oltre che dei corsi la cui frequenza è obbligatoria. Anche Scienze e sicurezza chimico-tossicologiche dell’ambiente è un ulteriore percorso, sempre triennale, la cui frequenza al corso offre ai futuri addetti ai lavori una preparazione utile all’individuazione di condizioni potenzialmente in grado di nuocere all’ambiente. Il tutto al fine di migliorare le condizioni complessive di quest’ultimo proteggendolo dai danni procurati da pratiche scorrette.
Anche il corso in Chimica industriale, esattamente come i due citati poc’anzi è accessibile tramite un test d’ingresso ed è caratterizzato dall’obbligo di frequenza ai laboratori e ai tirocini formativi.
Gli sbocchi professionali per i neolaureati in chimica
I neolaureati in chimica possono sfruttare molteplici possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro, tra cui anche quelle che prevedono l’apertura di una partita IVA che sempre più spesso sono richieste dalle aziende del settore. In questo modo è possibile lavorare come liberi professionisti collaborando con molteplici realtà. A tal proposito è possibile rivolgersi a fiscozen per gestire la propria attività professionale e per trovare il proprio assistente fiscale.
Inoltre, tra le numerose opportunità lavorative sono disponibili i laboratori di analisi, ma anche di ricerca in settori dedicati all’ambiente, all’energia e alla conservazione di importanti beni storici e culturali.
Spesso, gli studiosi di chimica credono che le attività dedicate alla ricerca siano gli unici sbocchi professionali previsti. Tuttavia, nonostante l’indiscussa utilità, essi non sono i soli. Infatti, la caratteristica peculiare dell’industria chimica è proprio quella di ricercare continuamente neolaureati da inserire in moltissimi e diversi processi aziendali.
Dunque, a differenza delle credenze comuni, questi impieghi non svalutano assolutamente il professionista chimico, in quanto la sua formazione non risulterà in alcun modo marginale, sia che esso sia inserito in produzione, nell’ambito del controllo qualità o nell’assistenza al cliente.
Per queste particolari attività sono richiesti laureati in chimica per due motivazioni principali, ovvero:
- perché perfettamente in grado di offrire una completa e accurata descrizione delle caratteristiche del prodotto, unita all’assistenza necessaria durante i test effettuati su quest’ultimo al fine di assicurarne la migliore realizzazione possibile;
- sono le uniche figure in grado di valorizzare il campo di utilizzo di un dato prodotto, utili dunque ad assicurarne o comunque favorirne la vendita finale.
Generalmente, i principali settori d’impiego rivolti ai laureati in chimica sono innanzitutto il settore dell’industria farmaceutica e chimica, seguito dalle imprese che collaborano con tali settori, laboratori di analisi e gestione ambientale e degli impianti industriali, enti pubblici e privati.