La dieta chetogenica: benefici antinfiammatori contro il COVID-19

La dieta chetogenica: caratteristiche e obiettivi
La dieta chetogenica, come visto su VitaminaNews, consiste in uno schema nutrizionale a basso contenuto di carboidrati e di calorie, ad elevato apporto proteico e ad alto contributo percentuale di lipidi. Questo tipo di regime alimentare, da molti scelto per migliorare la propria forma fisica, può venire prescritto anche in ambito medico, come coadiuvante a misure cliniche adottate per rispondere a particolari disturbi metabolici o per contrastare l’obesità e le patologie ad essa associate. L’apporto estremamente ridotto di carboidrati attraverso il cibo (massimo 30g al giorno) spinge l’organismo a innalzare in risposta il proprio livello di consumo dei grassi, che vengono bruciati, al posto degli zuccheri, per ottenere il glucosio di cui il fisico ha bisogno. Questo processo stimola la produzione dei corpi chetonici, derivati dei lipidi, che sono generalmente presenti nel sangue e nei tessuti in quantità molto limitate. La chetosi, ovvero uno stato cui si associa una presenza particolarmente consistente di questi residui metabolici, è una condizione che, se opportunamente controllata, è in grado di accelerare il metabolismo e favorire il dimagrimento.
Dieta chetogenica e COVID-19: effetti benefici di un regime a basso contenuto di carboidrati
Recenti studi hanno analizzato i risultati dell’alimentazione, come coadiuvante nella prevenzione e nella cura del COVID-19, riscontrando come l’adozione di un regime alimentare chetogenico possa produrre effetti benefici per l’organismo. Una dieta a basso contenuto di carboidrati, infatti, sembra poter essere un ausilio efficace, per le sue intrinseche proprietà antinfiammatorie. I numeri dimostrano come la presenza di patologie pregresse legate a gravi stati infiammatori, quali ad esempio l’obesità, il diabete e l’ipertensione, costituisca un fattore di rischio determinante e possa influenzare significativamente il decorso della malattia da COVID-19. L’adozione di uno schema nutrizionale chetogenico, per la sua naturale azione antinfiammatoria, può limitare l’incidenza della patologia e prevenire importanti complicanze.
COVID-19 e processo infiammatorio: il ruolo delle citochine
Nel corso degli ultimi mesi, ci siamo interrogati molto sulle dinamiche della malattia e sui processi attraverso cui il COVID-19 è in grado di minare la nostra salute, portando nei casi critici al ricovero e in quelli più gravi, purtroppo, al decesso del paziente. In ambito clinico è stato osservato come, nei malati colpiti in modo più significativo, si verifichi una iper-risposta immunitaria: si tratta di quella che viene definita ‘tempesta di citochine’ o ipercitochinemia, un meccanismo che attiva in modo sproporzionato le cellule M1, macrofagi che hanno il compito di fagocitare i microbi e produrre citochine, coinvolgendo le cellule infiammatorie.
I farmaci specifici anti-citochine svolgono una funzione antinfiammatoria, sedando questa risposta immunitaria eccessiva, generata dal virus. E sembra che la dieta chetogenica possa essere un efficace coadiuvante. In che modo?
Azione antinfiammatoria della dieta chetogenica: come funziona
Le cellule M1, coinvolte nella risposta infiammatoria, hanno bisogno di zuccheri per produrre energia. Una dieta che ne riduce molto la disponibilità, come quella chetogenica, fornisce quindi meno nutrienti a questi macrofagi e contribuisce così a contrastarne l’attivazione fuori controllo, determinata dall’ipercitochinemia. L’apporto elevato di grassi, d’altra parte, favorisce l’intervento delle cellule M2, macrofagi che si attivano in seguito ad un processo infiammatorio per eliminare residui indesiderati e ripristinare le condizioni preesistenti dei tessuti. La dieta chetogenica, inoltre, apporta una maggiore assunzione di acidi grassi Omega 3, alleati nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, e, grazie all’apporto ridotto di zuccheri, è in grado di agire anche sulla flora intestinale e prevenire la disbiosi, un’alterazione spesso causata da regimi alimentari eccessivamente ricchi di carboidrati e poveri di vegetali, che può essere fonte di numerosi disturbi. Sulla base di queste considerazioni, possiamo quindi affermare che l’adozione di una dieta chetogenica attentamente bilanciata può apportare effetti benefici al nostro sistema immunitario, nel suo complesso, aiutandoci a prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie potenzialmente gravi, come il COVID-19.