Come far crescere una azienda con l’email marketing

Come far crescere una azienda con l'email marketing
Vuoi far crescere il fatturato della tua azienda con l’email marketing? Tutti utilizzano l’email, sia sul pc che sul cellullare, ma forse qualcuno non conosce ancora cosa sia il cosiddetto “email marketing”.
Con questo termine si intende, in senso abbastanza ampio, tutta una serie di strategie di marketing che utilizzano proprio le email come veicolo delle iniziative e delle strategie.
Può trattarsi di una newsletter, oppure di una serie di email personalizzate per ciascuna categoria di cliente. Le finalità possono essere le più varie: dalla vendita di un determinato prodotto al mantenimento del rapporto con la clientela, passando anche dalla costruzione preventiva di un parco di clienti (lead generation) in attesa di lanciare il prodotto.
L’email marketing non è una novità, ma si sta evolvendo grazie a due fattori. Il primo è l’integrazione con altre piattaforme e software analitici; il secondo è la necessità di mandare messaggi sensati che non siano considerati dai gestori e dai destinatari finali come Spam.
Quando stiamo davanti al computer (o allo smartphone) siamo parallelamente collegati con i social media e con la posta elettronica. Si tratta di due canali abbastanza simili; i social sono più immediati e colorati, le email più statiche.
L’integrazione tra social e posta elettronica però ha un senso e può essere gestita da programmi e software dedicati alle DEM (direct email marketing) che oltre ad inviare massivamente i messaggi sono in grado di estrarre dati analitici.
La cosiddetta profilazione del cliente si basa soprattutto sull’analisi dei dati che escono dalle visite e dall’interazione che gli utenti fanno di siti e prodotti.
Ecco perché sempre più aziende italiane decidono di investire nelle DEM andando a comprare database email B2B profilati da aziende certificate e partner che forniscono servizi come ad esempio Banchedati.eu.
Come funzionano le campagne di direct email marketing
L’email marketing si innesta esattamente a questo punto, proprio dopo aver acquisito un pacchetto o database di email profilate.
Da una parte consente di capire i bisogni e gli interessi in base alle azioni, dall’altra consente di “carpire l’attimo” ed inviare comunicazione nel momento in cui c’è la maggiore disposizione all’acquisto.
C’è poi una funzione in più che i sistemi di profilazione automatica non hanno: la creazione di una sinergia con i clienti e di un rapporto di fiducia nel tempo.
L’algoritmo di Facebook è sicuramente più veloce dell’email marketing, ma costruire un invio regolare con contenuti sensati (e magari targettizzati grazie all’utilizzo dei social) consente di creare davvero una community dove si può veramente parlare di engagement.
E, si sa, dalla comunità esce credibilità, autorevolezza e una maggiore propensione al consumo. Prima di fare un acquisto importante si studiano le schede tecniche e, soprattutto, le recensioni dei clienti.
Ebbene, con l’email marketing un’azienda può informare correttamente sui propri prodotti o, ancor meglio, costruire nel tempo una piattaforma di comunicazione diretta dove la materia viene spiegata settimana dopo settimana, creandosi un vantaggio competitivo molto alto anche senza stare a elogiare i propri prodotti.
Attenzione a una cosa, però. Le regole sono cambiate di recente con l’introduzione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Rispetto a qualche anno fa ci sono norme più stringenti sia per la conservazione dei dati personali di terze persone, sia in termini di comunicazioni obbligatorie da fare a chi visita le pagine aziendali o vi arriva tramite le newsletter inviate direttamente alla casella di posta.