Monopattini elettrici: cosa cambierà da marzo 2020

Risale a luglio 2019 la prima normativa entrata in vigore sulla micro-mobilità, che coinvolgeva anche i monopattini elettrici, in costante aumento nel nostro paese. Ora pare che a marzo qualcosa cambierà. Vediamo insieme cosa.
Piccolo ripasso della normativa 2019
Era entrata in vigore il 27 luglio 2019 la prima normativa che regolarizzava la micro-mobilità in Italia, in cui erano coinvolti i sempre più diffusi monopattini elettrici. Questa aveva dato il via libera ai comuni per avviare i test su strada di questi nuovi mezzi. Test che sono stati lanciati in alcune città italiane, tra cui Torino, Milano e Roma. La norma riguardava il limite di velocità imposto e l’obbligo di illuminazione per rendere i monopattini visibili in qualsiasi circostanza.
Le regole ufficiali erano state pubblicate sulla Gazzetta del 12 luglio 2019 e prevedevano:
- Il divieto di circolazione in aree ad uso esclusivo pedonale.
- Il limite massimo di velocità imposto a 30 Km/h.
- Circolazione su strada limitata solo ad alcune corsie (le famose zone 30).
- Integrazione di alcuni dispositivi obbligatori per ragioni di sicurezza: limitatori di velocità, segnalatori acustici, sistemi di illuminazione e motore elettrico che non superi la potenza nominale massima di 500 Watt.
Le luci vanno accese da mezz’ora dopo il tramonto, di notte e di giorno in caso di nebbia o altre condizioni atmosferiche avverse. Tutti i dispositivi devono essere poi in possesso della certificazione CE ai sensi della direttiva europea 2006/42/CE. Inoltre, il conducente deve essere obbligatoriamente maggiorenne. I minorenni che vorranno utilizzarlo su strada dovranno portare con sé il patentino Am per il motorino.
Cosa cambia a marzo 2020 per i Monopattini elettrici?
Con l’approvazione, a brevissimo, della legge di conversione del decreto-legge “mille-proroghe”, dal nome “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di innovazione tecnologica”, di cui la discussione è prevista per l’ultima settimana di febbraio alla Camera.
Con l’entrata in vigore della normativa precedente, i monopattini elettrici venivano equiparati alle biciclette elettriche. Ora invece, pare che con un nuovo emendamento l’equiparazione si avrà solo nei casi in cui una potenza nominale continua massima di 0.50 Kw. Il nuovo comma 75 bis stabilisce anche salate sanzioni per chi circola con un mezzo che ha caratteristiche tecniche differenti da quelle riportate nel comma 75. La multa va da un minimo di 200 euro ad un massimo di 800 euro e prevede inoltre, la confisca e distruzione del monopattino.
Le altre novità che entreranno in vigore da marzo sono:
- L’età minima di utilizzo dei monopattini elettrici scende a 14 anni.
- La circolazione dei mezzi è consentita solo su strade urbane dove vige il limite dei 50 Km/h.
- I monopattini potranno circolare solo sulle strade dove è consentito il transito di velocipedi o su strade extraurbane con piste ciclabili.
- Il limite massimo di velocità sarà di 25 Km/h sulle carreggiate e di 6 Km/h nelle zone pedonali.
I monopattini elettrici non dotati di sistemi di illuminazione non potranno circolare da mezz’ora dopo il tramonto all’alba del giorno successivo, dovranno essere condotti a mano in questo lasso di tempo, pensa una sanzione che va dai 50 ai 200 euro. Per i minorenni ci sarà anche l’obbligo di mettere il casco. I mezzi dovranno circolare su un’unica fila e la svolta andrà segnalata con le mani (come per le biciclette). Ovviamente non sarà permesso trasportare animali o altre persone. Nelle ore di buio ci sarà anche l’obbligo di indossare bretelle o giubbotti catarifrangenti, per ovvi motivi di sicurezza. Anche qui per i trasgressori è prevista una multa che varia dai 50 ai 200 euro.
Questa di marzo dovrebbe essere la normativa definitiva, trattandosi di una norma di chiusura a carattere generale, che ha come obiettivo l’impedimento della circolazione di mezzi auto-costruiti.